Casoli e la sua Storia

Casoli, secondo gli storici, deve essere considerata la diretta derivazione di Cluviae, capitale della tribù sannita dei Carecini infernantes.

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Descrizione

Casoli divenne municipio romano nel 310 a.C. e fu abitata fino al VII secolo d.C., quando l'invasione barbarica costrinse gli abitanti a rifugiarsi sulla vicina collina. Il nome "Casoli" deriva da "Casulae", un insediamento di piccole case situato lungo una via commerciale tra la montagna e il mare. Nel Medioevo, Casoli fu parte del Gastaldato teatino e successivamente divenne un castrum, entrando dal XI secolo nella contea di Manoppello e passando sotto il controllo di vari feudatari, tra cui gli Orsini, che costruirono il lato nord del Castello e una cappella poi ampliata nella Chiesa di Santa Maria Maggiore.

Nel XV e XVI secolo, Casoli si sviluppò con una morfologia urbana difesa da mura e torri, con tre porte principali al Borgo. La torre medievale divenne carcere e sede della corte di giustizia. Il paese affrontò il dominio francese, il brigantaggio e saccheggi nel 1799. Con l'annessione al Regno d'Italia, Casoli attraversò una crisi sociale ed economica che portò a emigrazioni, soprattutto verso le Americhe.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Casoli subì bombardamenti alleati nel 1943 e ospitò un campo di internamento per ebrei e prigionieri politici. Nel 1943, il Castello Ducale divenne il quartier generale della Brigata Maiella, che partecipò alla liberazione dall'occupazione nazifascista. Dopo la guerra, il paese conobbe un periodo di sviluppo, anche grazie alla costruzione del lago artificiale di S. Angelo negli anni '50, utilizzato per alimentare una centrale idroelettrica.

Pagina aggiornata il 20/01/2025