In questi giorni, il Comune di Casoli ha ospitato le Truppe Alpine dell’Esercito e la Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA) per l’Esercitazione di Protezione Civile VARDIREX 2023, emblema di integrazione e interoperabilità per la prevenzione delle conseguenze derivanti delle emergenze naturali ed il salvataggio delle vite di chi è colpito dalle calamità.
Casoli è stata sede del Centro di Comando e di Accoglienza delle diverse attività di coordinamento e ricognizione dei luoghi interessati al conseguimento delle finalità dell’evento.
Vardirex 2023 (acronimo di Various Disaster Relief Exercise) è stata organizzata dal Comando delle Truppe Alpine di Bolzano con la collaborazione della Brigata Alpina Taurinense di stanza a Torino e della Protezione Civile dell’ANA. Complessivamente sono stati oltre 400 gli uomini e le donne che hanno partecipato all’esercitazione, impiegando oltre 200 mezzi ed equipaggiamenti.
Le regioni interessate sono state il Piemonte, dove è stata simulata un’emergenza di tipo alluvionale, e l’Abruzzo, nel quale territorio è stato inscenato un incendio boschivo.
A Casoli e Atessa, sono intervenuti i nuclei Anti Incendio del Battaglione Multifunzionale ‘Vicenza’ del 9° Alpini dell’Aquila, insieme ad assetti della Protezione Civile del 4° Raggruppamento ANA, supportati da un elicottero del Centro Addestrativo Aviazione dell’Esercito, equipaggiato per il trasporto e lo sgancio dell’acqua. Squadre di specialisti hanno posato diverse vasche per la raccolta idrica che, collegate in serie da un sistema di tubazioni e motopompe hanno permesso di trasportare l’acqua fino al fronte dell’incendio simulato, dove sono intervenuti gli operatori del battaglione Alpini ‘l’Aquila’ e della Protezione Civile dell’ANA per spegnere le fiamme. Contemporaneamente, personale medico di Esercito, Croce Rossa Italiana e Sovrano Militare di Malta, è intervenuto per soccorrere turisti rimasti isolati, muovendosi sul lago a bordo di battelli militari, mentre un elicottero dell’Esercito salvava una persona trascinata nel lago dall’alluvione.
A Gessopalena, invece, una Squadra del Soccorso Alpino Militare del 9° Alpini e due binomi cinofili della Protezione Civile ANA, sono stati impegnati nella ricerca e soccorso di due dispersi, uno dei quali, caduto in un dirupo, è stato recuperato con l’utilizzo di una barella speciale, grazie a tecniche di soccorso alpino che sfruttano un sistema di paranchi e contrappesi realizzati con le corde dai soccorritori.
Presso il Lago Sant’Angelo i nuclei degli Alpini hanno infine realizzato una linea forestale tagliafuoco, con la collaborazione tecnica dei Carabinieri Forestali. L’intervento, a carattere permanente, si è inserito nei piani di prevenzione a tutela dei centri abitati vicini.
L’esercitazione ha rappresentato anche l’occasione per verificare le catene di coordinamento e controllo (tramite CCS – Centro Coordinamento Soccorsi e COC – Centro Operativo Comunale) delle Prefetture e dei Comuni interessati e i Piani di Emergenza vigenti.
Nella giornata conclusiva sono stati presenti Sua Eccellenza il Prefetto di Chieti, Mario Della Cioppa, i Sindaci di Chieti, Roccascalegna, Gessopalena e Casoli e hanno partecipato gli studenti delle Scuole di Casoli, Penne, Palena e Torricella Peligna.
Questo ha dimostrato come la Vardirex sia stata un’esperienza di valenza intergenerazionale e di importanza trasversale.